Una meravigliosa recensione!

18.05.2025

Con gioia immensa riporto qui di seguito il testo della recensione di Susanna Musetti alla mia silloge "Orbita amante", presentata in occasione della X edizione del Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana. Mi giunge oggi, stupendo regalo, in occasione del mio ...esimo compleanno!

Ringrazio di cuore la dott.ssa Musetti, Presidente del Premio, anche per i sempre graditissimi auguri! 

Tag:  @premiosarzana; @susanna musetti; @poelory

Orbita Amante: Atlante Stellare dell'Anima

Di Susanna Musetti (*)

Con grande piacere mi sono immersa nelle pagine di Orbita amante, silloge in cui Loredana Bottaccini dispiega un universo poetico di rara potenza evocativa. Fin dall'incipit, "L'albero della vita", la voce Loredana ci coglie per mano e ci conduce in un rito ancestrale: le radici che scavano nel cuore della terra e i rami che si protendono verso il cielo diventano emblema di un divenire perpetuo, al contempo ancorato alla materia e proteso verso l'infinito. La sua parola, fluida e musicale, risuona come un'eco cosmica, unendo il microcosmo del seme al macrocosmo delle galassie con la naturalezza di chi da sempre sa che ogni foglia è stella e ogni seme è universo.

Nel secondo componimento, "Sarò la tua stella", Loredana esplora con straordinaria intensità la dialettica luce oscurità che attraversa il sentimento amoroso. La metafora della stella bipolare luminosa e oscura, accogliente e ostile, colpisce per la sua lucidità psicologica: la relazione amorosa non è mai un sentiero lineare, ma un'orbita fatta di rischi e di meraviglie, di abissi e di picchi luminosi. L'equilibrio fragile tra giorno e notte si carica di suspense lirica, quasi a suggerire una danza sacra in cui l'innamorato è chiamato a danzare col respiro dell'altrove.

Con "L'orbita" la poetessa si spinge nell'ardore della solitudine cosmica: il pianeta errante e orfano di luce diventa alter ego dell'anima che cerca un nucleo di calore in cui rifugiarsi. Ma Loredana non si dispiega soltanto in nostalgie siderali: offre un "portale oscuro" in cui pensieri e ricordi si fanno galleria tortuosa, tramutandosi in materia di poesia. Le immagini del buco nero interiore, del cranio attraversato da correnti torride, parlano di un cuore che pulsa di gravità e di meraviglia, offrendo al lettore la vertigine di un'esplorazione tanto psichica quanto cosmica.

L'ultima poesia, "Di nascita in nascita", suggella la silloge con un canto di rinascita: ottantatré anni di gestazione, mani protese verso una nuova vita, un mare lucente che attende il poeta -nato all'universo. Qui tutto si riconcilia: la terra-madre che cede il suo grembo e la promessa di un compito sottilmente divino, che ci ricorda come ogni esistenza sia una piccola risonanza del grande mistero dell'essere. 

La sapienza di Bottaccini risiede soprattutto nella capacità di coniugare alto ermetismo e parola accessibile, mitologia e intimità: la sua poesia ci parla direttamente al cuore con la voce di un'antica sacerdotessa delle stelle. Come amo indagare, anche in questa raccolta si avverte un dialogo con la tradizione, dai canti danteschi alle visioni cosmiche di Novalis, ma senza mai cadere nell'erudizione fine a se stessa. Al contrario, ogni richiamo colto è funzionale a creare un'esperienza emotiva totale, in cui la vertigine del cosmo diventa metafora del sentire umano.

In conclusione, Orbita amante è un viaggio epico e delicato, un continuo oscillare tra abisso e speranza, tra abbandono e rinascita. Un'opera che non si limita a narrare, ma ci invita a fluttuare con lei lungo traiettorie siderali, fino a scoprire che l'amore, e con esso la poesia è davvero l'orbita in cui tutti, volenti o nolenti, siamo destinati a muoverci. Loredana consegna così al lettore non un semplice libro di versi, ma un piccolo atlante dell'anima, dipinto con inchiostro di stelle.


(*) Presidente del Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana

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